Le malattie fungine (crittogamiche)
più frequenti nell’orto sono la peronospora e l’oidio, detto anche
mal bianco, muffa bianca, nebbia, albugine. La peronospora si
combatte con prodotti a base di rame, mentre per l’oidio l’arma
decisiva è lo zolfo. |
Esistono
in commercio numerosissimi prodotti a base di zolfo (o anche zolfo
ramato) ma quando l’attacco non è troppo prepotente si può
ricorrrere a metodi naturali.
Attenzione
però, nessun metodo è curativo: quindi una pianta ammalata non
guarirà mai. E’ possibile recuperarla eliminando tutte le parti
infette e trattando le parti sane a scopo preventivo. Ovviamente
però se l’infezione è troppo avanzata, non esiste altro rimedio che
sradicare la pianta e smaltirla ben lontano dall’orto per evitare
che le spore si disperdano sul terreno. |
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Foglie di salvia su cui sta
comparendo la muffa bianca
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L’oidio
è un fungo parassita che si diffonde rapidamente creando un feltro
di colore biancastro e di aspetto pulverulento. Colpisce tutte le
parti della pianta: le foglie, i germogli ed i frutti. Questi
arrestano la crescita, decolorano e ammuffiscono. L’oidio attacca
tutti gli ortaggi, ma in modo particolare le cucurbitacee, zucchine
e cetrioli.
La propagazione avviene attraverso
spore che possono essere veicolate anche dal vento, ma in genere
dalla temperatura moderata (il massimo della diffusione avviane
quando latemperatura si aggira ttorno ai 22 gradi) e dalle
condizioni umide in cui si trova la pianta. Per la verità, tutte le
malattie crittogame si sviluppano con particolare virulenza in
presenza di condizioni climatiche umide e scarsa ventilazione.
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Pianta di zucchini che può
essere recuperata eliminando tutte le foglie con segni di muffa e
trattando le altre con zolfo.
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Come CONCIMARE L'ORTO
Uso dei concimi
organici
e chimici
con la ricetta per ogni ortaggio
, anche in vaso. Fertilizzare
il terreno
con il compost
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L’orto classico è sempre stato coltivato su aree di terreno
concimate ogni anno, ripetutamente, tramite l’aggiunta di
concimi organici, come le deiezioni animali. Per questo,
quando si parla di terra da orto, si intende una
terra ben grassa e fertile. Purtroppo negli ultimi decenni
diversi fattori hanno fatto sì che gli ortaggi venissero
coltivati in terreni sempre meno fertili: da qui l’esigenza
di aggiungere elementi nutritivi a base di concimi chimici.
Anche nei piccoli orti domestici diventa sempre più
difficile fornire annualmente le dosi minime necessarie di
concimi organici, per diversi motivi quali i problemi di
gestione pratica e igienica degli stallatici, la difficoltà
di reperimento dovuta alla rarefazione delle stalle e, nelle
zone più abitate, i problemi di convivenza con il vicinato.
Gli ortaggi sottraggono grandi quantità di nutrimento al
terreno, la cui fertilità va integrata ad ogni nuova
coltivazione; dunque, oltre a soffermarsi sulla concimazione
organica, questo libro esplora anche le tecniche di
concimazione chimica.
PER SAPERNE DI PIU' |
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Prevenire l’oidio
Una
prima prevenzione la si attua rispettando le distanze di impianto e
lasciando spazio tra le piante, in modo che l’aria circoli. Nel
caso dei pomodori, peperoni e melanzane, eliminare tutte le foglie
in basso che potrebebro venure a contatto con il terreno. Inoltre
sfogliare le piante troppo ricche di foglie che impediscono il
passaggio di aria e luce tra la chioma. Per i zucchini, eliminare le
vecchie foglie al di sotto della zona fruttifera. Si consiglia di
innaffiare a scorrimento, oppure, se si vuole innaffiare a pioggia,
farlo alla prima alba e non la sera, quando l’acqua rimane sulle
foglie per tutta la notte. Inoltre, sostenere con canne o reti gli
ortaggi più alti.
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Pianta di zucca ormai
compromessa dalla malattia.
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COMBATTERE L’OIDIO
Per la lotta all’oidio si utilizzano
prodotti a base di zolfo, anche con più applicazioni nel corso del
ciclo produttivo della pianta. In agricoltura biologica l’uso dello
zolfo è consentito.
Lo zolfo agisce per contatto. Il
trattamento deve essere diffuso uniformemente su tutta la superficie
da proteggere. A tal fine sono da preferire i trattamenti liquidi a
quelli in polvere. Nell’usare lo zolfo bisogna fare attenzione alla
temperatura. Sotto i 18 gradi non produce effetto, sopra i 30 può
essere tossico per la pianta.
Lo zolfo non è tossico rispetto gli
animali domestici (cani e gatti) e non penetra negli ortaggi, per
cui è sufficiente un buon lavaggio per eliminarlo completamente.
Viceversa alcuni antioidici di sintesi reperibili sul mercato
possono accumularsi sui prodotti e vanno usati solo in caso di
estrema necessità.
Lo zolfo in polvere va
distribuito sulle piante con un soffietto, all'alba presto quando le
foglie sono ancora umide di rugiada.
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500 segreti per avere un orto
meraviglioso
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L’antica abitudine di
coltivare un orto sta tornando di grande attualità. Dopo
qualche decennio trascorso nella illusione di un consumismo
facile senza prezzi da pagare, ci stiamo accorgendo che
alcuni prezzi ci sono: la rinuncia alla genuinità dei cibi e
una totale subordinazione a un sistema produttivo di cui non
si conoscono i meccanismi. L’orto come lo si intende oggi
non è solo una piccola fonte di reddito, ma soprattutto una
nuova filosofia di vita, un metodo sano per recuperare il
giusto rapporto con la natura, con la terra e con il cielo.
Purtroppo, molte conoscenze sono andate perse, e oggi non
esistono scuole né insegnanti in grado di trasferire
cognizioni non accademiche, ma pratiche, a chi vuole
incominciare.
SCONTI E OMAGGI
PER SAPERNE DI PIU' |
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Naturalmente
come già detto, prima di irrorare la pianta bisogna rimuovere tutte
le foglie già colpite perché lozolfo ha potere preventivo, non
curativo. Irrorare tutte le parti della pianta, anche lo stelo
principale e le parti inferiori delle foglie.
Se poi si vogliono usare
metodi casalinghi e materiali più facilmente
reperibili rispetto allo zolfo, nei casi in cui l’infezione è
ancora leggera si possono usare i seguenti prodotti:
Bicarbonato
o aceto: un cucchiaio abbondante di bicarbonato o di aceto,
disciolto in un litro e mezzo di acqua.
Acqua
ossigenata: Spruzzare senza diluizione su piante già
cresciute.
Latte: diluito al 50%
con acqua, spruzzare ogni 3-4 giorni. Il latte ostacola l’adesione
del fungo alla pianta.
Macerato di equiseto: fate
macerare in 10 litri di acqua fredda per due giorni 500
grammi di equiseto. Filtrate e spruzzate sulle piante. |
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Coltivare i pomodori
nell’orto.
Dalla semina alla raccolta.
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