lunedì 20 gennaio 2014

Il marciume apicale dei pomodori, una patologia molto fastidiosa e poco comprensibile

Il marciume apicale dei pomodori, una patologia molto fastidiosa e poco comprensibile

Tra i problemi più frequenti della coltivazione dei pomodori, quello del marciume apicale è certamente un o dei meno comprensibili. In effetti ancora oggi “si pensa” ad alcune cause, ma non è affatto detto che siano proprio quelle. Si da per certo che le cause non siano parassitarie né crittogamiche (batteri, funghi o virus). Ma allora, da che dipende?

Il marciume apicale è una alterazione delle bacche di pomodoro, molto frequente negli orti nostrani, in particolare sui pomodori lunghi (tipo San Marzano) e sulla varietà Cuor di Bue. Spesso assieme al marciume apicale si manifesta anche una scarsa allegagione. Secondo tutte le fonti, il marciume apicale non è provocato da parassiti animali né vegetali, ma è una disfunzione dell’accrescimento di tipo organico derivante da una o più cause, spesso concomitanti. Le più citate sono elencate qui di seguito.

Bacche di pomodoro lungo colpite precocemente dal marciume apicale
 

Irrigazione discontinua.

Periodi di siccità si alternano a periodo di eccessiva bagnatura; questo accade specialmente quando si decide di innaffiare ogni due o tre giorni, ed il terreno fa in tempo ad asciugarsi tra una innaffiatura e l’altra, Questo è ancora più vero per i pomodori coltivati in vaso sui balconi, che dovrebbero essere innaffiati ogni giorno da fine maggio in poi, ed anche due volte al giorno in luglio e agosto quando la grande massa fogliare traspira velocemente l’umidità del suolo.

Marciume apicale su pomodori tipo San Marzano
 

Una causa più probabile: la mancanza di calcio

La carenza di calcio provoca Ingiallimento delle foglie giovani, deformazione delle foglie, e appunto marciume apicale dei pomodori.

Il calcio contribuisce alla costituzione della membrana delle cellule vegetali e allo sviluppo delle radici. Rallenta l’invecchiamento dei tessuti e conferisce ai frutti una maggiore resistenza alle manipolazioni. Normalmente il calcio è presente nel terreno, ma ci possono essere cause che lo rendono insufficiente alle esigenze del pomodoro. 

Pomodoro affetto da punture di cimice
 

Le cause che possono determinare la carenza di calcio nel terreno sono l’eccessiva ombreggiatura o anche  un terreno troppo acido (pH pari a 7 o superiore)

Purtroppo spesso il calcio cioè, ma la pianta di pomodoro non riesce ad utilizzarlo perché alcune cause lo impediscono: per esempio una eccessiva presenza di zolfo o fosforo nel terreno “legano” il calcio e impediscono alle piante di usarlo.

Ricordo che non è difficili avere un eccesso di fosforo nel terreno, basta eccedere un poco nella concimazione che, appunto, è fatta a base di azoto, fosforo e potassio. E’ vero che il pomodoro in produzione richiede fosforo e potassio per la colorazione ed il sapore dei frutti, ma non bisogna eccedere.

Usare varietà diverse aiuta l'impollinazione e la resistenza alle malattie
 
 
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Se la causa è questa è inutile invocare la circostanza che il nostro terreno è sempre stato ottimo ed il calcio c’è, come pure è inutile buttare chili di concime al calcio nel terreno. Una soluzione può essere quella di effettuare una concimazione a base di calcio utilizzando però un fertilizzante fogliare, in modo che la pianta possa assorbire questo elemento. Non è un caso, peraltro, che quasi tutti i concimi a base di calcio per pomodori sono liquidi: distribuite nella diluizione e con la frequenza consigliata
Pomodori sani che ispirano una grande freschezza
 

Concimazione organica eccessiva

L’eccesso di sostanze nutrienti organiche (concimi di origine animale) e relativo surplus di azoto fornito alla pianta possono favorire le marcescenze, non solo nel pomodoro. Così pure l’eccesso di concimazione organica può veicolar nel terreno quell’eccesso di fosforo che poi inibisce alla pianta la possibilità di usare il calcio.  

Ci possono essere poi altre cause, abbastanza sporadiche e molto meno probabili. Per esempio umidità troppo bassa o troppo elevata, escursione termica troppo alta tra la temperatura notturna e quella diurna, uso esagerato o troppo concentrato di prodotti antiparassitari.

 

Consiglio finale

Oltre ad una maggiore attenzione nel dosaggio delle concimazioni (più concime non è uguale a più prodotto) un consiglio utile è quello di diversificare terreni di coltura e varietà, cambiando ogni anno la zona dell’orto destinata alla coltivazione di pomodori e seminando magari due varietà, che certamente nella crescita si aiuteranno tra di loro sia in termini di impollinazione sia in termini di resistenza alle avversità.

Pomodori esenti dal marciume apicale
 
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