Alcuni ortaggi hanno
cicli vitali molto lunghi, per cui è consigliabile trapiantare in
campo piantine già formate non appena il clima lo consente.
Solitamente queste vengono prodotte nei vivai e vendute nei garden
center o sulle bancarelle dei mercatini. Molti però amano produrre
in proprio le piantine. In questo post esaminiamo un aspetto
importante, la luce |
Molti
ritengono che produrre le piantine in casa sia facile, basandosi sul
fatto che comunque in casa fa caldo. Le cose non stanno esattamente
così. Le piantine hanno bisogno certamente di caldo, ma di un caldo
umido mentre quello dei nostri appartamenti è secco, specialmente
quando teniamo accesi i termosifoni. Inoltre il concetto di luce
diventa molto opinabile se confrontiamo la quantità di luce che
necessita a noi con quella che necessita alla pianta. |
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Piantine sane e
robuste cresciute con il giusto apporto di aria, luce ed umidità
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In effetti gli
ortaggi hanno bisogno di MOLTA luce, e questo concetto non è corrispondente alla
luce che possono riocevere mettendole vicino ad una finestra. I nostri occhi ci
ingannano, se disponessimo di un luxmetro e misurassimo la luce esterna alla
finestra e quella interna, per quanto ci sembrino abbastanza uguali lo strumento
ci rivelerebbe differenze notevoli. In pratica, per la pianta la luce interna ad
una finestra equivale ad una penombra ed in queste condizioni non si possono
sviluppare correttamente. |
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Vecchia lampada
ultravioletta per le coltivazioni in casa
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Piantine che “filano”
Una piantina
coltivata in condizioni di luce insufficiente vegeta stentatamente e, una volta
trasferita in campo, muore. La caratteristica di queste piantine è che sono
molto alte ma esili e diafane, e solitamente non sono dritte ma piegate in una
direzione particolare. In effetti quelle piantine si allungano alla disperata
ricerca della luce e si inclinano nella direzione da cui ne proviene di più. I
loro tessuti crescono in modo abnorme per protendersi, e spesso i fusticini
collassano perché non ce la fanno più a sostenere il peso delle foglie. Si dice
che queste piantine sono “filate”. Appena esposte al sole moriranno. |
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Lampada a led (foto
dal web)
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Dunque nel coltivare
le piantine in casa occorre attenersi ad alcune regole, che accenno in questo
post e tratterò più diffusamente nei prossimi, mentre oggi ci soffermiamo sulla
luce.
Dunque le piantine
Hanno bisogno di umidità, perciò vanno tenute in appsiti vassoi dotati di
coperchi di plastica o coperti con lastre di vetro.
Di giorno le piantine
vanno trasferite all’esterno esponendole nel luogo più assolato possibile. Vanno
anche scoperte per il tempo sufficiente ad asciugare vl’umidità eccessiva ed
evitare lo sviluppo di muffe. Se nonostante il sole la temperatura è troppo
bassa, vanno scoperte in casa. |
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Lampade a
fluorescenza rossa (foto dal web)
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Il fabbisogno di luce
Le piantine hanno
bisogno di diverse ore di luce ogni giorno, e dobbiamo considerare che d’inverno
le giornate sono veramente brevi e spesso il cielo è coperto.
Per quanto le
piantine vengano portate all’aperto, la luce che ricevono non è sufficiente ad
uno sviluppo regolare e, anche quando le piantine arrivano ugualmente alal
grandezza necessaria per essere trapiantate, manca loro quella robustezza che le
rende produttive precocemente e abbondantemente.
La soluzione adottata
da tempo nelle serre è quella della illuminazione artificiale.
Si potrebbero usare
anche le normali lampade fluorescenti a luce bianca, ma le piante sono molto più
sensibili, in particolare al rosso e al blu e al verde
Ogni pigmento delle piante assorbe alcuni colori di luce meglio di altri. Per
questo troverete in commercio lampade per la crescita e altre per la fioritura.
Per le nostre esigenze la fioritura avverrà in campo, quindi sceglieremo
lampade per la crescita. La clorofilla assorbe molto bene la luce rossa e quella
blu, ma non quella verde; dato che la pianta utilizza la clorofilla per la
fotosintesi, questo processo risulta più efficiente con luce rossa e blu. |
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Dischetti di torba
pressata. Appena bagnati assumono la dimensione di piccoli vasi
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Le lampade di
crescita, utilizzate per coltivazioni indoor, producono una luce con lunghezza
d'onda da 380 nm (lampade UV) a circa 880 nm (lampade a infrarossi).
Da qualche anno si
stanno diffondendo coltivazioni indoor con lampade a LED (Light Emitting Diode)
, Non presentano tutti gli svantaggi delle tradizionali lampade, ma molti
benefici. Anzitutto il consumo veramente basso, e in secondoi luogo la
lunghissima durata nel tempo. Emettono anche poco calore, quindi possono essere
posizionate molto vicine alle piante.
Il costo non è
bassissimo ma si trovano in commercio molti modelli di queste lampade, potete
fare una ricerca sul web fornendo al voce led grow lamp
E’probabile che
possiate trovare lampade di questo tipo anche nei negozi di acquari. |
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Semina di lattuga i
vasetti di torba. Al momento del trapianto si mjetetrà in terra la
piantina con tutto il vaso
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Quanto
tempo
A seconda
del calore sviluppato la lampada deve essere tenuta distante dalla
pianta quel tanto che basta a non danneggiare le foglie. Più la luce
è fredda, più la lampada può essere tenuta vicina e più si
risparmia. L’illuminazione minima giornaliera necessaria è di 10-12
ore, ma buoni risultati si pssono ottenere impostando il timer a 15
ore giornaliere. |
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Pomodori nati in
dischetti di torba. Quanto prima andranno diradati lasciando una
sola piantina ogni dischetto
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