sabato 21 dicembre 2013

La carenza di ferro provoca l’ingiallimento delle foglie

La carenza di ferro provoca l’ingiallimento delle foglie
 

Il ferro (Fe) è sicuramente uno dei microelementi più importanti perché interviene attivamente nei processi di respirazione, di fotosintesi e di trasformazione dei nitrati. Solitamente è presente in misura elevata nel terreno, nonostante ciò le piante possono mostrare i sintomi della carenza di ferro. Infatti, non è sufficiente che il ferro ci sia, ma deve anche essere presente in una forma che le piante riescano ad assorbire. Deve essere, cioè, “ferro disponibile”


Come riconoscere la carenza di ferro

Il ferro è poco disponibile quando il terreno presenta una o più di queste caratteristiche:

- il pH è superiore a 6,2-6,5;

- nel terreno c’è un eccesso di fosfati;

- nel terreno c’è poca sostanza organica umificata;

- il terreno è eccessivamente calcareo;

- altri elementi come il rame e il manganese sono presenti al di sopra della norma. 

Non è facile diagnosticare la carenza di ferro, perché i sintomi sono simili a quelli di altre fisiopatie. La manifestazione più tipica, comunque, è l’ingiallimento internervale delle foglie apicali: le foglie più giovani presentano una diffusa colorazione gialla, tranne le nervature che rimangono verdi.

Foglia con problemi di clorosi ferrica.
 

Prevenire la carenza di ferro

Per prevenire la carenza di ferro si devono seguire tre regole fondamentali:

- tenere d’occhio il pH del terreno ed il suo contenuto di calcare;

- concimare con letame maturo o con prodotti ad elevato contenuto di sostanza organica;

- scegliere varietà di ortaggi più adatti alle caratteristiche del terreno.

 

Curare la carenza di ferro

Se la carenza si manifesta durante la fase  vegetativa si può intervenire in questo modo:

- somministrare al terreno un prodotto a base di ferro di facile assimilazione;

- nebulizzare un prodotto a base di ferro specifico per applicazioni fogliari;

- spesso risulta utile anche un apporto di potassio, perché ha la capacità di favorire l’assorbimento del ferro da parte delle piante.

Dal punto di vista commerciale sono reperibili prodotti che vanno sotto il nome di FERROCHELATI, di varie marche ma tutti basati sugli stessi principi chimici. Chiedete presso il vostro Garden Center preferito.

Una pianta di bieta correttamente colorata
Questa bieta più gialla non soffre di clorosi ferrica, ma di una semplice carenza di azoto. Peraltro, esistono varietà di bieta a fogliame più chiaro. Si nota chiaramente che non si tratta di carenza di ferro perché sono assenti i tipici ingiallimenti internervali
 

Come equilibrare le carenze di ferro e ovviare a tutti i problemi del terreno

L’apporto di compost rende il terreno neutro,cioè riequilibra il  pH.  Aggiunge al terreno sostanze unificanti, ne migliorala granulometria e lo rende più atto ad assorbire e trattenere l’acqua e le sostanze nutritive. Produrre da soli il compost da spargere sul terreno dle proprio orto rappresenta l’azione principale per avere un terreno sano e fertile.   

L'ortensia è una pianta che soffre spesso di clorosi ferrica. Si notano benissimo gli ingiallimenti del tessuto fogliare, mentre le nervature restano verdi

 
 
 
Questo articolo ti sembra utile? Clicca su  "Mi Piace"
 
 
 
 
 
Condividi questo articolo sul tuo Social Network preferito
 
 

Vuoi vedere la raccolta di tutti i migliori articoli pubblicati da Coltivare l'orto?La trovi qui

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento

Ciao, i tuoi commenti saranno graditi sempre se formulati con cortesia. Se vuoi fare domande è preferibile che tu invii anche una email all'indirizzo bruno@coltivarelorto.it