Chi era abituato per
tradizione familiare a raccogliere la cicoria lungo le strade di
campagna, se bene come da tempo ormai non sia più possibile.
Infatti, il gran numero di veicoli circolanti deposita grandi
quantità di metalli inquinanti nelle zone circostanti il loro
passaggio: ormai per trovare cicoria genuina bisogna spingersi molto
lontani dalle strade, e spesso questo non basta |
Lo stesso
problema se lo pongono sicuramente quanti, spinti dall’entusiasmo,
si accingono a coltivare un piccolo orto sul balcone, specialmente
nel centro delle città. Ma il traffico, le emissioni delle caldaie
dei riscaldamenti, le emissioni industriali, non verranno ad
inquinare il nostro piccolo angolo ecologico? |
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Una "siepe viva" è un
ottimo filtro per gli inquinanti atmosferici. Per ovvi motivi, è
opportuno che si tratti di un sempreverde. Il rosaio rampicante
della foto può essere efficace solo d'estate
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Purtroppo non è più
possibile eludere questo problema, specialmente nelle zone più abitate. I
metalli pesanti presenti nell’atmosfera, per quanto non servano affatto alla
crescita delle piante, tuttavia vengono facilmente assorbiti da queste.
Le attività
inquinanti descritte possono provocare il rilascio di piombo, cromo e mercurio
sotto forma di polveri molto sottili che ricadono al suolo e si distribuiscono
sulla vegetazione e sul terreno. |
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Tutti vorremmo che le
verdure del nostro orto non fossero inquinate
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Occorre dire che le
parti che si depositano sulle foglie non causano particolari danni
all’organismo, a patto che si sottopongano le verdure ad un lavaggio accurato.
Invece l’accumulo nel terreno è più pericoloso perché comporta un successivo
assorbimento da parte delle radici, e l’entrata in circolo nella pianta. |
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Fragola in vaso
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Purtroppo non esiste
al momento un metodo di contrasto totalmente efficace, per quanto sia allo
studio l’impiego di piante spontanee, per lo più muschi, dette piante
accumulatrici, in grado di “prosciugare” l’aria dagli inquinanti.
Accorgimenti e
precauzioni di contrasto
Tuttavia, per i
piccoli orti posti sui balconi, esistono alcune precauzioni che possiamo
considerare molto efficaci.
Come già detto, la
prima consiste nel lavare accuratamente le verdure che si consumano.
Poiché il maggior
pericolo (entrata in circolo delle sostanze) deriva dal loro accumulo nel
terreno, è bene cercare sempre di fare in modo che i vasi non rimangano scoperti
ed esposti all’atmosfera. La terra di un vaso coltivato è sempre protetta dalla
vegetazione della pianta che vi viene coltivata. Per quanto riguarda i vasi non
coltivati, è bene tenerli coperti oppure svuotarli accumulando il terriccio
sotto un telo plastico, in attesa di essere riutilizzato. |
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Mahonia
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La protezione più
efficace però è quella che impedisce alle polveri di arrivare sul balcone, ed in
questo senso l’impiego di siepi vive può essere risolutivo. Le siepi sempreverdi
vive infatti, oltre a funzionare egregiamente da barriera antivento, hanno un
potere filtrante elevato nei confronti delle polveri inquinanti.
Una siepe non deve
essere troppo alta, per non togliere luce al balcone: è sufficiente una altezza
pari a quella della ringhiera. Se però è possibile adottare una siepe più alta,
che comunque non tolga luce alle piante. |
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Ligustro
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Le siepi vive sono
particolarmente efficaci nell’attenuare gli effetti degli scarichi degli
autoveicoli con le loro emissioni di piombo e cadmio; non va trascurato neppure
l’effetto antiacustico.
E’ importante
scegliere specie che presentano una elevata resistenza all’inquinamento
atmosferico: le ginestre (Cytisus) l’oleandro (Nerium oleander) i
ligustri (Ligustrum) la Mahonia (Mahonia aquifolium) e soprattutto il
bosso (Buxus sempervirens) che ha il grande vantaggio di avere il
fogliame fittissimo e può essere potato in qualsiasi forma, anche come siepe
stretta. Presenta però gli svantaggi di essere a crescita molto lenta e
abbastanza costoso. |
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Siepe di bosso |
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