Il
Dente di leone, o Tarassaco, detto più comunemente Soffione per la
forma caratteristica che assumono i fiori raccolti in grandi globi,è
un’erba spontanea che potremmo annoverare senza difficoltà tra le
cicorie selvatiche, quelle gustose erbe che molti si dilettano a
raccogliere nei prati o lungo le strade |
Queste erbe spontanee sono ottime e ricercate, al punto che sono
state anche selezionate delle varietà coltivate di cicoria
selvatica e anche di tarassaco. Queste però non mantengono tutta la
qualità ed il gusto delle varietà realmente selvatiche. |
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Il Tarassaco o Dente
di leone, detto comunemente soffione
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Peraltro, la raccolta
fatta in campagna, specialmente lungo le strade, presenta sempre più spesso
inconvenienti derivanti da varie forme di inquinamento, come per esempio le
contaminazioni di cani e altri animali o, soprattutto, la ricaduta di polveri
atmosferiche e metalli inquinanti dovuti alla circolazione di auto che si svolge
nelle vicinanze. |
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Dente di leone nel
tardo autunno
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Uno dei metodi
migliori per avere cicoria selvatica e genuina consiste nel prelevare delle
piante cresciute spontaneamente, spostandole in aiuole protette del proprio
orto. In questo post suggerisco di coltivare il tarassaco in uno o più vasi sul
proprio balcone. |
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Piantina di tarassaco
o Dente di leone
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Le piante vanno
prelevate con attenzione; per quanto, trattandosi di piante selvatiche,
presentino una notevole rusticità, bisogna evitare di strapparle dal suolo: non
importa tanto raccogliere la pianta, quanto piuttosto la sua radice. Grazie a
questa la coltivazione avviata sul vostro balcone sarà praticamente perenne,
perché le piante si rinnoveranno continuamente. |
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Radici appena
raccolte
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Dunque occorre
prelevare dal prato la pianta con tutta la radice: infilate nel terreno, a 5-10
cm dalla pianta, una paletta e smuovete il terreno rialzandolo, in modo che
tirando leggermente le foglie anche l’apparato radicale esca dal terreno.
Il soffione si riconosce benissimo quando la “palla” dei semi è
ben visibile sulla pianta. In altri periodi però, è più difficile distinguerlo
da altre erbe; purtroppo, il momento migliore per raccoglierlo è quando i semi
sono scomparsi. Se pensate che avrete difficoltà a riconoscere le piante, fate
una passeggiata sul prato in agosto-settembre e contrassegnate le piantine
infiggendo un bastoncino nel terreno. |
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Raccolta di radici di
dente di leone
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Potete usare le
radici in due modi.
Il primo consiste
nell’ottenere cicoria fresca: potrete forzare le radici del dente di leone come
fareste con quelle del radicchio. Tagliate il cespo di foglie poco sopra il
colletto, e riducete le radici a 8-10 cm di lunghezza. Disponetele tutte in
piedi, abbastanza vicine l’una all’altra, in una cassetta piena di sabbia o
terriccio da giardino appena umidi. Mettete la cassetta in un luogo fresco
(ottimi 10 °C) e al buio assoluto. Dopo una ventina di giorno potrete
raccogliere delle foglie tenerissime e croccanti.
Se invece volete
moltiplicare il dente di leone nei vostri vasi raccogliere le radici in
febbraio, tagliatele a pezzi lunghi 5-8 cm e lasciatele asciugare all’aria per 4
giorni, poi interratele a 3-4 cm di profondità nei vasi (va bene qualsiasi terra
o terriccio). In primavera spunteranno le piante, che da wuel momento non
mancheranno di rigenerarsi tutti gli anni. |
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Radici di dente di
leone. Le due più in alto sono preparate per la forzatura, le tre
più in basso per la riproduzione della pianta
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Quando ci accingiamo coltivare
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solitamente più presenti sulla nostra tavola, e ignoriamo
che la gamma di varietà è veramente vasta. Molti credono che
l’orto rappresenti una attività da iniziare in primavera
terminare alla fine dell’estate: invece, ci sono moltissimi
ortaggi che possono esser coltivati anche l’inverno, semmai
con dei piccoli accorgimenti per preservarli dal gelo. Molti
altri rimangono stupiti quando affermo che ci sono almeno un
centinaio di ortaggi diversi, considerando solo le varietà
principali. Questo libricino, per le sue dimensioni e le sue
finalità, non vuole essere esaustivo ma vuole offrire una
prima base di valutazione e conoscenza.
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