venerdì 7 marzo 2014

Coltivare i pomodori della varietà a frutto lungo, del tipo San Marzano

Coltivare i pomodori della varietà a frutto lungo, del tipo San Marzano

Le varietà di pomodoro a frutto lungo sono quelle spesso identificate con il nome San Marzano, che è la varietà tipica del gruppo. Naturalmente le varietà sono moltissime. Le caratterizza la dimensione più lunga che larga e la destinazione prevalente alle conserve.

Altre caratteristiche tipiche delle varietà di pomodoro a frutto lungo sono una maggiore predisposizione alla patologia del marciume apicale, ed una cura meno puntuale della pianta al fine di ottenere frutti di grosse dimensioni. Questo consente di ridurre le operazioni di sfemminellatura e di cimatura; spesso, se coltivato su dimensioni superiori a quelle di un orto ordinario, si omette anche il tutoraggio lasciando che la pianta si distenda sul terreno.
 
Come è noto, i pomodori tondi da mensa vanno trattati con operazioni frequenti di sfemminellatura, cioè di eliminazione dei getti laterali, lasciando solo il fusto principale: in questo modo i frutti ricevono tutta la forza della pianta e giungono a pezzature e pesi rilevanti. Viceversa, il pomodoro lungo, se non è allevato per il consumo fresco da mensa, non ha bisogno di essere forzato per migliorare la pezzatura. Molti coltivatori usano lasciare altri due o tre getti laterali oltre a quello principale. Bisogna considerare che la pianta produce lo stesso peso di frutti, quindi pochi grossi o molti più piccoli. Per i pomodori da conserva la pezzatura non interessa, quindi si può risparmiare manodopera nelle operazioni colturali.
 
Altro tempo e lavoro possono essere risparmiati evitando il tutoraggio. Se i pomodori vengono lasciati a contatto del terreno può verificarsi una perdita dei frutti per marcescenza. Occorre fare una analisi dei costi-benefici, verificando se la quantità di frutti persi compensa il minor lavoro.
 
 

 


Come CONCIMARE L'ORTO
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L’orto classico è sempre stato coltivato su aree di terreno concimate ogni anno, ripetutamente, tramite l’aggiunta di concimi organici, come le deiezioni animali. Per questo, quando si parla di terra da orto, si intende una terra ben grassa e fertile. Purtroppo negli ultimi decenni diversi fattori hanno fatto sì che gli ortaggi venissero coltivati in terreni sempre meno fertili: da qui l’esigenza di aggiungere elementi nutritivi a base di concimi chimici. Anche nei piccoli orti domestici diventa sempre più difficile fornire annualmente le dosi minime necessarie di concimi organici, per diversi motivi quali i problemi di gestione pratica e igienica degli stallatici, la difficoltà di reperimento dovuta alla rarefazione delle stalle e, nelle zone più abitate, i problemi di convivenza con il vicinato. Gli ortaggi sottraggono grandi quantità di nutrimento al terreno, la cui fertilità va integrata ad ogni nuova coltivazione; dunque, oltre a soffermarsi sulla concimazione organica, questo libro esplora anche le tecniche di concimazione chimica.

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In un orto normale, comunque, poiché le superfici sono limitate e le piante da coltivare ridotte in numero, è consigliabile applicare tutte le cure e cioè:
- pacciamare il terreno di coltivazione con telo plastico nero, per evitare l'eccessiva insorgenza di erbe infestanti;
- mettere per ogni pianta un tutore che deve essere alto al minimo 180 cm fuori terra, perché le piante di pomodoro crescono molto in altezza;
- lasciare due o tre getti laterali oltre a quello principale, ed eliminare tutti gli altri;
- cimare la pianta (fusto e getti) al di sopra dei 170-180 cm perché a quella altezza si ottengono solo frutticini piccoli che spesso neppure maturano. E' meglio riservare quelle energie per i frutti dei grappoli inferiori;
- evitare le malattie fungine con alcuni accorgimenti: eliminate tutte le foglie al di sotto della prima corona che vanno a toccare terra; innaffiate solo a scorrimento; rispettate le distanza di semina, cioè 70-80 cm tra le file e 50 cm sulla fila per consentire il passaggio del vento. Il vento infatti è uno dei fattori principali della impollinazione.

Per altre informazioni consultate il nostro post precedente:
Manuale del  perfetto coltivatore di pomodori
http://www.coltivarelorto.it/ART/T2/0023art0010ba.html

 

Pomodoro San Marzano DOP dell'Agro sarnese-nocerino
 
 


Coltivare l'orto

di Bruno Del Medico
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Finalmente un manuale sulla coltivazione dell'orto non scritto da qualche eccentrico americano del Tennessee né da qualche professore di agraria, ma da un vero hobbysta. Quando non sapeva ancora camminare, oltre mezzo secolo fa, l'autore accompagnava il padre nel piccolo orto familiare e apprendeva i piccoli trucchi e i segreti antichi di quest'arte. Oggi coltivare un orto non significa più ingegnarsi per sopravvivere, quanto piuttosto scegliere un nuovo stile di vita. Nonostante ciò, le tecniche rimangono le stesse. La tecnica moderna ha introdotto la chimica, che il vero hobbysta rifugge. Questo libro vi darà i migliori suggerimenti per seminare, coltivare e raccogliere gustosissimi ortaggi per la gioia della vostra tavola.
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Concimazione

La concimazione del pomodoro a varietà lunga non differisce da quella valida per tutte le varietà. Il pomodoro comunque è una pianta esigentissima in materia di nutrimento. Se possibile, alla vangatura interrate abbondante letame o, se non ne disponete, usate lo stallatico pellettato o il compost.
Per maggiori informazioni sulla concimazione consultate il nostro post precedente:
Il pomodoro cuor di bue, re degli orti. Tutto sulla coltivazione
http://www.coltivarelorto.it/ART/T3/0028art0002ba.html

 
Pomodoro Lampadina (dal Catalogo Ingegnoli)

 

Il marciume apicale

Questa è una patologia che colpisce i pomodori a frutto lungo, temibile quasi quanto la peronospora. In particolare è possibile vedere questi post pubblicati in precedenza:

Il marciume apicale dei pomodori, una avversità poco comprensibile

http://www.coltivarelorto.it/ART/T3/0042art0004ba.html

La concimazione fogliare a volte è indispensabile
http://www.coltivarelorto.it/0014art0002b.html

Riconoscere i sintomi della peronospora nell’orto e nel giardino
http://www.coltivarelorto.it/ART/0025art0006b.html

Il momento giusto per fare i trattamenti contro la peronospora
http://www.coltivarelorto.it/ART/0025art0002b.html

 
Pomodoro Roma (dal catalogo Italsementi)
 
Ecco ora una rassegna delle principali varietà classiche di varietà di pomodoro a frutto lungo. Per la verità queste sono centinaia e ne vengono create sempre di nuove, a fronte delle malattie e dei parassiti che le aggrediscono. Nel comprare i semi o le piantine assicuratevi che si tratti di varietà resistenti. Le varietà ibride sono costose ma assicurato risultati sicuramente migliori, e in un piccolo orto la spesa può essere affrontata senza grandi difficoltà.
 
 
San Marzano
Varietà italiana, diffusa in tutto il territorio nazionale e diffusa anche all'estero, con vegetazione sarmentosa e sviluppo indeterminato. La pianta è mediamente vigorosa e sviluppa molti steli di secondo e terzo grado, cioè femminelle sul fusto e femminelle sulle femminelle. E' la migliore varietà per la produzione di pelati, passate e concentrati. E' molto produttiva ma è molto soggetta al marciume apicale. Le foglie, di colore verde intenso, sono formate da 13-15 foglioline a margine seghettato. Il frutto è di un colore rosso vivo e brillante, ed i prodotti che se ne ottengono hanno colorazione superiore a quella di qualsiasi altro pomodoro. Il peso medio dei frutti è di 50 grammi. La maturazione è scalare: per le piante seminate all'aperto (aprile) ls raccolta va da agosto a ottobre.
 
 


Coltivare i peperoncini piccanti

Dagli innocui Bell e Poblano  agli infernali Fatali, Habanero , Bhut Jolokia e Trinidad Scorpion Moruga

Coltivare l’orto Editrice 2013   72  pagine. Formato 17x24. Prezzo euro 5,00 
Esistono migliaia di varietà coltivate di peperoncino. Si tratta di una spezia amata e diffusa in tutto il mondo, attorno alla quale si è sviluppata una cultura che vede impegnati migliaia di appassionati. Spesso questi si tramutano in veri e propri collezionisti di varietà , molte delle quali si contendono la palma di peperoncino più piccante al mondo. Dopo una lunga permanenza dell’Habanero ai vertici del Guinness dei Primati, ora è la volta del Bhut Jolokia. Questo libro introduce in modo semplice ma completo all’affascinante mondo dei peperoncini e alla loro coltivazione: anche un piccolo terrazzo può essere sufficiente.
 
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Lampadina
Pianta mediamente vigorosa, con poche femminelle di secondo e terzo grado. Foglie di media grandezza composte da 11.-13 foglioline. Le infiorescenza sono biforcute e riuniscono 10-11 fiori. I frutti sono leggermente più cilindrici del San Marzano, con punta arrotondata. I frutti delle infiorescenze superiori sono più piccoli e tendenzialmente ovali. Il Lampadina è un pò più precoce del San Marzano.
Pomodoro Fiaschella (Piennolo del Vesuvio). Foto dal  web

 

Roma
Il Roma è una varietà di origine americana  ottenuto dall'incrocio della varietà Gem con il San Marzano. Diffuso in tutta l'Italia, pianta cespugliosa a sviluppo determinato, compatta e con branche limitate, adatta alla coltivazione senza sostegni. Le foglie sono piuttosto grandi. Il ciclo produttivo è medio-tardivo, però la pianta è resistente al Fusarium, al Verticillum ed è meno soggetta al marciume apicale. Il frutto ha forma ovoidale allungata. La maturazione inizia dalla seconda metà di agosto.
 
 
Red Top
Ottenuto come il Roma, con incrocio tra Gem e San Marzano. Maturazione precoce, pianta determinata (non abbisogna di sostegni) a internodi brevi, alta meno di un metro, con un gran numero di getti laterali. Foglie intensamente colorate compiste da 15 foglioline piccole. Formisce produzioni molto abbondanti, con frutti del peso medio di 40 grammi. La buccia resitente consente una conservazione lunga dopo la raccolta.
 
 
Fiaschella
Varietà coltivata prevalentemente al sud. Pianta adatta alla coltivazione asciutta, in mancanza di acqua. Le foglie sono piccole e chiare. I frutti sono piccoli, ovoidali e di un bel colore rosso intenso. Purtroppo la pianta ha una scarsa resistenza alle malattie.
 
Pomodoro Chico (Dal Catalogo Sgaravatti)
 
Chico
Varietà cotituita nel Texas, nel 1962, e successivamente introdotta anche in Italia. La pianta è alta, con fogliame abbondante a protezione del frutto. Questo è oblungo, leggermente a campana , molto polposo, di pezzatura piccola e colore rosso vivo. Questa varietà, molto diffusa in Val Padana,  è resistente a diverse malattie e si presta alla coltivazione senza sostegni. 
 
500 segreti per avere un orto meraviglioso
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L’antica abitudine di coltivare un orto sta tornando di grande attualità. Dopo qualche decennio trascorso nella illusione di un consumismo facile senza prezzi da pagare, ci stiamo accorgendo che alcuni prezzi ci sono: la rinuncia alla genuinità dei cibi e una totale subordinazione a un sistema produttivo di cui non si conoscono i meccanismi. QUESTO LIBRO RACCOGLIE TUTTI I SEGRETI PIU' INTERESSANTI SULLA COLTIVAZIONE DELL'ORTO.
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Coltivare il Gombo
Un ortaggio dai molti nomi: Okri, Bamia, Quiabo

Coltivare l’orto Editrice 2013
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Il gombo, che cos’è. Provenienza. Habitat. I nomi. Proprietà ed effetti. Varietà. Esigenze di coltivazione in Italia: innaffiatura, concimazione, pacciamatura, sfogliatura, rincalzo, scerbatura, potatura, tutoraggio. Semina: preparazione del terreno, semiona diretta, semina in vivaio, diradamento, quanti semi, quando spunta. Il trapianto. Parassiti e malattie. Raccolta, utilizzo, conservazione. Il gombo in cucina. Alcune ricette. Dove trovare i semi. Indice analitico.
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